• Edizioni di altri A.A.:
  • 2022/2023
  • 2023/2024
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  • Lingua Insegnamento:
    ITALIANO 
  • Testi di riferimento:
    • D. Kahneman, Pensieri lenti e veloci, Mondadori, 2012
    • Angner, E. (2017). Economia comportamentale: guida alla teoria della scelta. Hoepli. 
  • Obiettivi formativi:
    L’insegnamento concorre alla realizzazione degli obiettivi formativi del corso di studi, fornendo gli strumenti per la comprensione di teorie e modelli del comportamento decisionale in ambito economico-aziendale. La preparazione in quest’area risulta fondamentale per la comprensione dei rapporti di causa-effetto alla base dell’agire economico analizzato da un punto di vista comportamentale. Tale comprensione risulta essere un prerequisito fondamentale per aumentare il potere predittivo delle analisi effettuate dal futuro esperto di Economia e Scienze Comportamentali.

    RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
    D1: conoscenze e capacità di comprensione
    Al termine del corso si dovrà aver acquisito conoscenze e capacità di comprensione rispetto ai principi, le teorie e le metodologie che sono alla base dell’economia comportamentale applicata alle imprese.
    D2: Capacità di applicare conoscenza e comprensione
    Al termine del corso si dovrà avere acquisito non solo la capacità di comprendere, ma anche quella di integrare le conoscenze acquisite in modo da poterle applicare in contesti nuovi, imparando a ragionare su problemi specifici.

    D3: Autonomia di giudizio
    Al termine del corso si dovrà essere in grado di leggere ed interpretare dati empirici emersi dall’analisi di situazioni specifiche, simulate o reali, facenti riferimento a comportamenti decisionali in ambito aziendale.

    D4: Abilità comunicative
    Al termine del corso si dovrà essere in grado di utilizzare il linguaggio tecnico proprio dell’economia comportamentale. Inoltre, si dovrà aver acquisito la capacità di comunicare, in modo chiaro e privo di ambiguità, conoscenze e idee sul comportamento decisionale umano ad interlocutori specialisti e non specialisti.

    D5: Capacità di apprendere
    Al termine del corso si dovrà aver acquisito la capacità di approfondire in modo auto-diretto e/o autonomo gli argomenti di interesse. 
  • Prerequisiti:
  • Metodi didattici:
    L’Insegnamento è strutturato in 72 ore di didattica frontale, suddivise in lezioni da 2 e 3 ore, due volte alla settimana, in base al calendario accademico. La didattica frontale si costituisce di lezioni teoriche. Durante l’insegnamento sono previste delle esercitazioni pratiche volte a consolidare le conoscenze teoriche acquisite. Inoltre, lo studente sarà invitato a partecipare a seminari tematici. La frequenza è facoltativa, tuttavia data la complessità degli argomenti trattati si consiglia vivamente di frequentare il corso. 
  • Modalità di verifica dell'apprendimento:
    La verifica della preparazione degli studenti avverrà tramite colloquio orale. Il colloquio orale potrà prevedere la discussione di un articolo scientifico e/o, la discussione di un project-work e/o un colloquio orale generico.
    Gli argomenti oggetto d'esame rifletteranno i temi trattati durante le lezioni frontali e laboratori, che andranno approfonditi tramite lo studio autonomo dei testi di riferimento. Il voto finale sarà̀ espresso in trentesimi. 
  • Sostenibilità:
    Nudging per la sostenibilità 
  • Altre Informazioni:

Il corso di Business and Behavioral Economics ha l’obiettivo di trasmettere conoscenze approfondite circa il contributo dell’economia comportamentale nell’analisi aziendale e nella gestione delle sue politiche.
In particolare, il corso si focalizzerà sui seguenti macro-temi:
- Fondamenti di Economia Comportamentale (Teoria della decisione: dai modelli normativi ai modelli descrittivi; Come la mente prende le decisioni: Teoria Bisistemica;)
- Fattori temporali e fattori di rischio nelle scelte complesse (Teorie del Discount temporale; Rischio, Incertezza e Ambiguità.)
- Bias ed Euristiche in Azienda (Trappole mentali e business; Contabilità Mentale e Autocontrollo;)
- Decisioni e Gruppi (Vantaggi e Svantaggi del Group Decision Making; Il modello DECIDE;)

Obiettivo del corso è quello di fornire conoscenze approfondite circa la nascita dell’economia comportamentale e delle sue odierne applicazioni in ambito aziendale. L' economia comportamentale è una branca dell’economia che, avvalendosi di costrutti provenienti dalla psicologia sperimentale, si occupa di formulare modelli di comportamento più realistici rispetto a quelli tradizionalmente prevalenti nella teoria economica. Durante il corso verranno quindi discusse le principali tappe storiche che hanno portato alla nascita e alla diffusione di tale disciplina. Saranno introdotti i modelli normativi standard (Teoria del valore atteso di Von Nuemann & Morgenstern -EUT- e le sue estensioni -SEUT-), i loro limiti (Paradosso di Allais, Paradosso di Ellsberg) e i più recenti modelli descrittivi (Modello della Razionalità Limitata di Simon, Prospect Theory di Kahneman & Tversky).
Verranno inoltre approfonditi i più recenti modelli decisionali (modelli sequenziali e paralleli della decisione) sviluppati in ambito neuroeconomico al fine di facilitare la comprensione della Teoria Bisistemica (Sistema 1 e Sistema 2) e del contributo di processi di primo livello (e.g. attivazione fisiologica) durante l’elaborazione di processi di secondo livello (e.g. output decisionale).
Verranno esaminati l’influenza dei fattori temporali e dei fattori di rischio sul processo decisionale. In particolare, saranno discussi i principali modelli di discounting temporale (esponenziale, iperbolico, quasi-iperbolico) e di discounting probabilistico. Nondimeno saranno definiti le differenze tra i concetti di rischio, di incertezza e di ambiguità e verrà approfondita la loro relazione con gli effetti di framing (avversione alla perdita).
All’interno dell’insegnamento saranno anche presentati i concetti di ragionamento algoritmico e ragionamento euristico e i rispettivi costi e vantaggi. Saranno inoltre discussi i concetti di bias ed euristica. In particolare, verranno esaminati più approfonditamente i bias che svolgono un ruolo particolarmente rilevante nelle dinamiche aziendali.
In ultimo saranno introdotte le differenze tra un processo di decision making individuale e di gruppo (collective decision making). Saranno approfondite le spiegazioni causali delle decisioni di gruppo subottimali, il ruolo della leadership esplicita e delle conseguenze condivise. Infine, verrà presentato il modello DECIDE ((1) D = define the problem, (2) E = establish the criteria, (3) C = consider all the alternatives, (4) I = identify the best alternative, (5) D = develop and implement a plan of action, and (6) E = evaluate and monitor the solution and (7) feedback when necessary).
L’intero programma verrà affrontato attraverso la presentazione dei modelli teorici specifici e l’approfondimento di case studies tematici.

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